Salvatore ZITO
Nato a Rocca di Neto (CZ) nel 1960
Vive e lavora a Torino
Mostre presso la MEB Arte Studio / Exhibition at MEB Arte Studio
2016
RI_Allestimento - Parte 2
2017
Works on Paper
2018
Pain had no Stick (Mostra Personale / Solo Exhibition)
2022
Im Lauf der Zeit
Salvatore Zito, vive e lavora a Torino. In questa città ha conseguito gli studi in Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti dove è stato in seguito titolare della cattedra di Decorazione. Pittore di formazione classica, applica queste sue peculiarità a qualsiasi esperienza artistica.
Il percorso artistico di Salvatore Zito ha inizio negli anni ottanta, esordendo nel panorama internazionale sia con importanti mostre personali, sia collaborando con un gruppo di artisti impegnati nella realizzazione di progetti multimediali in cui pittura, musica e poesia appositamente create per particolari spazi si compenetrano in un’unica visione.
Dall’Abbazia di Vezzolano, a Torino (Palazzo degli Antichi Chiostri), al Kenya (Istituto Italiano di Cultura e Maison Francaise di Nairobi), all’Etiopia (Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba), alla Spagna (Antico Edificio Banco de Espana a Vigo), alla Francia (Palazzo dei Papi ad Avignone) le sue celebri nature morte o i cicli dedicati alla figura umana – l’uomo e il mito – sorprendono per la comunicazione espressiva dei sapienti e raffinati passaggi cromatici. Gli anni ottanta si chiudono con Visioni di Hymnen su musiche di K.Stockhausen (1989) spettacolare kermesse con una straordinaria partecipazione di pubblico e di enti coinvolti nei 25.000 metri quadrati della Sala Presse del Lingotto.
Negli anni novanta visionarietà e citazionismo trovano spazio nelle grandi tele dipinte di questi anni e la Galleria Civiva d’Arte Contemporanea di Carmagnola (1991 Palazzo Lomellini) ospita l’importante personale “Paesaggi della memoria”.
Vincendo il Primo Premio Nazionale della Pittura “Giuseppe Sobrile” organizzato dalla Galleria d’Arte Moderna e dall’Assessorato per la Cultura di Torino, gli viene riconosciuto un ruolo di spicco, per un chiaro recupero delle caratteristiche della figurazione (1992 Mole Antonelliana). Una sua opera Tumulti (olio su tela cm. 200) viene donata alla Città di Torino ed entra a far parte della nuova collezione della Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Una sua caratteristica è lavorare a cicli: le Ferrari, la Coca-cola, le angurie, le maree, i frutti e i fiori, lo Spiderman e gli stick sono solo alcuni esempi, affrontati con irruente passionalità.
Da sempre attratto dal mondo del design realizza “capricci d’autore” serie di lavori con materiali e tecniche diverse: “Acquerosse” scultura policroma (1994 Artissima); “Ho fatto goal” (1994 Ante ad Arte Catalogo Allemandi); “Questioni di pelle” per Poltrona Frau-Area Project (1996 con Mondino, Dorazio, Carena, Reggiani, Rotella). Salvatore Zito si confronta anche con impegnativi temi a sfondo sociale: gli commissionano un’opera per la campagna informativa sull’AIDS (1996 Città di Torino, Gruppo Abele, LILA), realizza Maree sul tema della siccità (Catalogo Trevi Flash Art Museum) e una sua opera di denuncia sulla fame nel mondo è al Sermig di Torino. La Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea gli dedica una personale Flirt (1997): nelle sue nuove opere Salvatore Zito reinventa il mestiere del pittore alla luce di suggestioni neo-pop.
Nel 2002 in occasione del quarantennale del celebre super eroe Spiderman con la personale Pop-Up gli splendidi e monumentali saloni del palazzo barocco Piossasco di Rivalba a Torino sono appositamente rivisitati dall’artista con oli, sculture policrome e quadri audiovisivi dedicati al super eroe. Il video Zone-Spidersound è presentato al Festival Internazionale “Synthèse” di Bourges (Francia), al l’XI Festival “Anteprima Spazio Torino”, al Teatro Arsenale Milano (2007).
Il video d’artista Zone-Spidersound fa parte della videoteca della GAM di Torino.
E’ del 2005 il riconoscimento prestigioso della selezione italiana dei migliori ed innovativi progetti d’architettura e arte applicata, presentati alla Triennale di Milano con lo Studio Blu di Torino (Catalogo Marsilio editore).
In occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, l’artista propone una suo personalissimo ciclo “I Love Torino” dove lo stick si trasforma in scultura policroma per imprigionare le più belle vedute della città. Eccezionale intuizione che lo vedrà protagonista con più di trenta opere in una personale, presso Gagliardi Art System Gallery.
La creatività di Salvatore Zito interpreterà i cent’anni dell’Inter e quelli del “Giro d’Italia” per Mandelli Arte Contemporanea Milano. Accanto ad una nuova personale dedicata allo Spiderman Galleria Porta Palatina 13 (2009), la preziosa pittura ad olio dell’artista immortala la bellezza degli animali, ne evidenzia ed esalta i particolari in 25 opere esposte in una personale presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino con la presentazione di Gianni Vattimo (2012). Tra i soggetti prediletti si distingue lo “stick” nella classica forma del “pinguino”, rielaborato dalla creatività unica di Salvatore Zito e riproposto in sorprendenti interpretazioni Galleria Elena Salamon (2009), Casa d’Aste Della Rocca (2010) e la personale “Leggeri stick spinosi” presso la Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea (2014).
E’ tutt’ora in corso la personale “Il Natale del cactus”opere inediti e multipli presso MycromArt di Torino.
Parallelamente alla sua attività espositiva che lo vede impegnato nella realizzazione di questa personale con opere di grandi dimensioni, oggi l’artista dedica una parte della sua produzione per interventi – pitture da installare – in spazi privati.
Leggeri stick spinosi
tempera su carta, 100,0 x 70,0 cm, 2013
Leggeri stick spinosi
tempera su carta, 100,0 x 70,0 cm, 2013
Senza titolo
tempera su carta, 100,0 x 70,00 cm, 2018
Senza titolo
tempera su carta, 100,0 x 70,00 cm, 2018